Carteggi di Psicologia

Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA)

Il Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA) è una categoria diagnostica compresa all’interno dei Disturbi del Neurosviluppo, che consiste in una difficoltà nell’apprendimento e nell’uso delle abilità scolastiche di base, le quali risultano essere al di sotto del livello atteso per età cronologica e intelligenza generale.

La caratteristica principale di questa categoria è proprio la “specificità”, ovvero il disturbo riguarda un circoscritto dominio di abilità necessaria per l’apprendimento (la lettura, la scrittura ed il calcolo) e non intacca il funzionamento intellettivo generale. Un DSA si manifesta nonostante un’istruzione normale, un’intelligenza adeguata, un ambiente culturale e familiare favorevole.

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Sono 3 in particolare i domini interessati:

  1. Dominio della lettura (DISLESSIA)

La Dislessia è un disturbo che compromette, ad un livello lieve, medio o severo, la fluenza, la velocità e la accuratezza della lettura delle parole, nonchè la loro comprensione.

Segni e sintomi:

  • il bambino legge singole parole ad alta voce in modo errato o lentamente e con esitazione.
  • Il bambino legge in maniera adeguata, ma non comprende sequenze, relazioni e inferenze in ciò che legge.
  • Difficoltà nello spelling, con sostituzioni, omissioni e aggiunte di vocali e consonanti

Il bambino dislessico può leggere e scrivere, ma riesce a farlo solo impegnando al massimo le sue capacità e le sue energie, poiché non può farlo in maniera automatica e perciò si stanca rapidamente, commette errori, rimane indietro, non impara. Generalmente, il bambino con Dislessia è particolare anche quando non legge: quando parla usa parole diverse tra loro, credendo che significhino la stessa cosa, oppure ha poco interesse a parlare in maniera “corretta” e fatica ad imparare il linguaggio specifico delle varie materie. Non memorizza parole nuove con facilità ed è lento nel ricordare l’alfabeto, oppure non lo impara del tutto. Quando ascolta, il bambino potrebbe non comprendere del tutto il senso di ciò che gli viene detto, se il pensiero è ricco di frasi subordinate e se sono pochi gli esempi legati alla realtà concreta presenti nel discorso.

  • Dominio della scrittura (DISORTOGRAFIA E DISGRAFIA)

La Disortografia è un disturbo che consiste nella difficoltà a tradurre correttamente i suoni che compongono le parole in simboli grafici ed è un disturbo, dunque, più di natura linguistica. Alla disortografia si affianca spesso la disgrafia, un disturbo dovuto invece a difficoltà nella motricità fine, che comporta una difficoltà a riprodurre sia i segni alfabetici che quelli numerici.

Segni e sintomi:

  • Il bambino commette molti errori grammaticali o di punteggiatura
  • Difficoltà nell’ organizzare gli spazi nel foglio e la strutturazione dei paragrafi
  • L’espressione scritta delle idee appare poco chiara
  • Cattiva impugnatura della penna/matita
  • Difficoltà nel copiare o riprodurre forme geometriche

In generale, il bambino può inoltre risultare poco organizzato nella gestione del materiale e del lavoro autonomo, anche intorno ai 10 o 11 anni, cioè alla fine della scuola elementare.

  • Dominio del calcolo (DISCALCULIA)

La Discalculia è un disturbo caratterizzato dalla difficoltà a padroneggiare il concetto di numero, i dati numerici ed il calcolo, nonché a compiere ragionamenti matematici.

Segni e sintomi:

  • difficoltà nell’identificare i numeri e nello scriverli, in particolare se sono lunghi con molte cifre
  • difficoltà nel riconoscere le unità che compongono un numero
  • difficoltà nell’identificare i rapporti fra le cifre all’interno di un numero
  • difficoltà nel saper scrivere numeri sotto dettatura
  • difficoltà nel numerare in senso progressivo ascendente e discendente
  • difficoltà nello svolgimento delle quattro operazioni matematiche
  • difficoltà nel cogliere nessi e relazioni matematiche
  • difficoltà nell’associare ad una certa quantità il numero corrispondente
  • difficoltà nell’imparare il significato dei segni (più, meno, per e diviso)
  • difficoltà nell’apprendere le regole dei calcoli (prestito, riporto, incolonnamento, ecc.)

ATTENZIONE! Con il termine discalculia non si intende fare riferimento alle difficoltà che in modo più o meno frequente vengono osservate nella comprensione di quella materia indubbiamente così affascinante, ma nello stesso tempo complessa, che è la matematica.

Affinchè una persona riceva una diagnosi di DSA, i sintomi in uno o più dei tre domini illustrati devono persistere da almeno 6 mesi e compromettere il rendimento scolastico, lavorativo e le attività della vita quotidiana. Inoltre, bisogna prima di tutto escludere, con test specifici e standardizzati, la presenza di deficit sensoriali (della vista e dell’udito), neurologici, cognitivi ed emozionali -relazionali. La diagnosi è comunque elemento indispensabile dalla classe terza elementare in poi, perché consente di individuare la tipologia di disturbo e la “comorbidità”, cioè la presenza contemporanea di più disturbi.

I DSA sono più comuni nei maschi che nelle femmine (rapporto tra 3:1 e 2:1) e, se non si interviene tempestivamente con la diagnosi e l’attivazione di tutti gli aiuti necessari, possono avere conseguenze disfunzionali negative nel corso della vita: raggiungimento di un livello scolastico inferiore, tassi più alti di abbandono scolastico, tassi più bassi di istruzione post secondaria, alti livelli di disagio psicologico e salute mentale peggiore.

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